Settembre è davvero il nuovo gennaio? Tra i giornali che ripropongono creme solari anche in città e consigli per il rientro al lavoro a noi l’unica cosa che importa è che l’estate (forse) sta per finire, la monotonia prendere il sopravvento e gli ex, non troppo ex, tornare alla carica.
Calma tutti. Per me veramente settembre è il nuovo gennaio. Sto iniziando una nuova carriera. Abbandonato infatti il lavoro meticoloso della Responsabile amministrativa, finalmente inizio con quello che è davvero il mio sogno, quasi proibito.
“La consulente d’immagine è una professione seria” continuo a ripetermi in testa mentre mi formo, mentre lo comunico ai miei genitori mentre apro Partita Iva. Sì, partita iva con la P maiuscola, perché solo l’Iddio sa quanto io ci abbia pensato sopra e rimuginato la notte. Sono davvero sicura di quello che sto facendo? Per una volta nella mia vita mi sembra di sì ma poi si parla con gli Altri (anche loro volutamente con la A maiuscola) e tutti i dubbi vengono a galla. “Dovresti iniziare con un part-time, magari nell’automotive, non è lì che lavoravi?” questi quelli fiduciosi che non ci caverò un euro dal buco.
Ma io non ho voglia di perdere tempo con professioni che non mi rispecchiano, che non mi esaltano che mi fanno dormire bene alla notte. Voglio emozionarmi, avere paura, ma anche quella sensazione di farfalle nello stomaco che si dice, sbagliando, che si prova solo quando ci si innamora.
Ho paura? Certo. Ho i miei mezzi per sostentarmi? Ovvio. Ho fatto un business plan come ho raccontato ai miei genitori per vedere se l’idea è economicamente sostenibile? No, neanche per sogno. Mi sono fidata del mio istinto e spero di non aver fatto male.